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Iniziativa

Formare per informare

Referente attività: Mattia Consalvo

Area di intervento: FORMAZIONE CONTINUA E PLACEMENT

Durata dell’iniziativa: da 2024 a 2025

Luoghi di svolgimento: Latina - Aule della Facoltà di Farmacia e Medicina e del CERSITES;Consultabili su sito web LILT

L’impatto sociale di questo progetto si indirizza alla personalizzazione e umanizzazione dell’approccio terapeutico, in un’ottica attenta a garantire miglioramento della qualità della vita oggettiva e percepita dei pazienti oncologici. il Ministero della Salute, nel recentissimo Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, ha dedicato ampio spazio alla Medicina Palliativa ed all’assistenza domiciliare, proprio per intercettare i sempre crescenti bisogni dei pazienti e dei loro familiari. La Medicina Palliativa, con il suo patrimonio fondamentale di aspetti clinici, relazionali, di comunicazione ed etici che dovrebbe appartenere orizzontalmente a tutta la Medicina, deve essere intesa come assistenza non solo al paziente ma anche i suoi familiari, cercando di affrontare e possibilmente risolvere quegli “Unmet Needs” così presenti e contemporaneamente trascurati dalla normale assistenza ospedaliera.

Altri Docenti, Specializzandi Cure Palliative, Medicina Interna, Oncologia, Anestesia, Studenti Corsi di Laurea Medicina e Scienze Infermieristiche, Studenti Corso I3S della sede di Latina, Studenti Psicologia;Pazienti oncologici e loro familiari, MMG, servizi assistenza domiciliare ASL, Volontari LILT, Medici ed infermieri delle RSA, Medici ed Infermieri degli Hospice, Medici ed Infermieri dell’assistenza domiciliare, Psicologi

consalvo.mattia@uniroma1.it

80.000,00 euro

L’impatto sociale di questo progetto si indirizza alla personalizzazione e umanizzazione dell’approccio terapeutico, in un’ottica attenta a garantire miglioramento della qualità della vita oggettiva e percepita dei pazienti oncologici. il Ministero della Salute, nel recentissimo Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, ha dedicato ampio spazio alla Medicina Palliativa ed all’assistenza domiciliare, proprio per intercettare i sempre crescenti bisogni dei pazienti e dei loro familiari. La Medicina Palliativa, con il suo patrimonio fondamentale di aspetti clinici, relazionali, di comunicazione ed etici che dovrebbe appartenere orizzontalmente a tutta la Medicina, deve essere intesa come assistenza non solo al paziente ma anche i suoi familiari, cercando di affrontare e possibilmente risolvere quegli “Unmet Needs” così presenti e contemporaneamente trascurati dalla normale assistenza ospedaliera.; Questo progetto si propone di generare un insieme di cambiamenti positivi (significativi e duraturi) sulle condizioni di salute, benessere e qualità della vita dei pazienti, i familiari e i caregiver, , facilitando i rapporti con gli operatori sanitari, le istituzioni, gli enti e le aziende sanitarie, le RSA e gli Hospice. Il progetto “Formare per Informare” si propone infatti di costituire all'interno degli ambulatori LILT dei punti di informazione per i pazienti e i loro familiari, per aiutarli nel difficile momento dipassaggio dall'assistenza ospedaliera all'assistenza sul territorio. E’ necessario colmare questo iatus, facilitando anche i passaggi burocratici e individuando le possibilità di informazione e di assistenza continua, in collaborazione naturalmente con il Medico di Medicina Generale, snodocentrale del progetto.; Come riconosciuto anche dal Ministero della Salute all'interno del Piano Oncologico Nazionale, è necessario colmare lo iatus esistente tra l’assistenza ospedaliera e quella sul territorio, sia essa all’interno della famiglia o in strutture dedicare (RSA, Hospice), cercando di superare quello che abbiamo definito “Dolore Burocratico”. Ci proponiamo perciò di cooperare con i vari stakeholder, quali i sistemi socio-sanitari e di assistenza, stimolando la loro adesione e partecipazione rispetto alla problematica o al cambio di approccio alla stessa, per armonizzare i passaggi amministrativi, individuando le possibilità di assistenza continua, in collaborazione naturalmente con il Medico di Medicina Generale e con le Associazioni di Volontariato Altrettanto importante è avviare il paziente non guaribile e i suoi familiari ai percorsi più adeguati per il controllo del dolore e degli altri dei sintomi e per la gestione delle fasi terminali, con una precoce e progressiva integrazione con le cure palliative, in contemporanea e in sintonia con le cure oncologiche attive, attuando quelle “Cure Simultanee” e quella continuità assistenziale che sole possono garantire una migliore qualità della vita.; Considerando che per dimensione economica si intende anche il valore di ricadute derivanti dalla integrazione di particolari categorie di soggetti a rischio o fragili, il progetto prevede anche di affrontare quello che abbiamo definito “Dolore Sociale”. E’ particolarmente dedicato a quel gruppo, fortunatamente sempre maggiore, di pazienti definiti “lungo sopravviventi” che hanno superato il cancro, popolazione che in Italia ha raggiunto ormai il numero di 4 milioni. La riabilitazione non deve dunque essere intesa soltanto come riabilitazione fisica, ma deve divenire “Riabilitazione Sociale”, cioè inserimento del paziente lungo sopravvivente al cancro nuovamente nel suo contesto familiare e lavorativo, per consentirgli di riprendere quel ruolo nella società che il cancro aveva tentato di strappargli. Per questa particolare categoria di pazienti il progetto prevede di avvalersi di Psico-Oncologi presenti nelle sedi LILT, che possano seguire il paziente in questa delicata fase di reinserimento sociale, aiutandoli a superare le ansie e le paure di una ripresa di malattia.

In stretta collaborazione, che contiamo di attuare, con il corso di laurea Ingegneria dell'Informazione, Informatica e Statistica (I3S), Sapienza, Polo di Latina potranno essere realizzate delle schede raccolta dati che, dopo essere state testate nella sede LILT di Latina, saranno poi distribuite anche nelle altre sedi LILT nazionali. Una prima scheda dovrà essere compilata dai volontari LILT segnalando le richieste dei pazienti, come queste siano state soddisfatte e fino a quale livello., in particolare riguardo alle difficoltà burocratiche incontrate. Una seconda scheda dovrà essere compilata dai pazienti, esprimendo il loro grado di soddisfazione sull'aiuto concreto che hanno ottenuto all'interno negli ambulatori LILT per ottenere le facilitazioni alle quali hanno diritto Naturalmente il tutto dovrà essere sin dall'inizio impostato in modo da raccogliere informazioni statisticamente processabili. I dati raccolti potranno poi essere oggetto di pubblicazioni scientifiche e di comunicati stampa, per garantire la massima visibilità al progetto di Terza Missione di Sapienza

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